1 | \documentclass[a4paper,10pt]{article} |
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2 | |
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3 | \usepackage[italian]{babel} |
---|
4 | \usepackage[T1]{fontenc} |
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5 | \usepackage[utf8]{inputenc} |
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6 | \usepackage[pdftex,bookmarks,colorlinks,citecolor=green, linkcolor=red, |
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7 | urlcolor=blue]{hyperref} |
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8 | |
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9 | % testo colorato |
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10 | %\usepackage{color} |
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11 | % riferimenti incrociati dinamici |
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12 | % \usepackage{varioref} |
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13 | |
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14 | % SoujaK |
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15 | %\usepackage[pdftex,pdftitle={},pdfauthor={},pdfpagemode=FullScreen, |
---|
16 | %plainpages=false,pdfpagelabels,urlcolor=blue,linkcolor=red,citecolor=green, |
---|
17 | %bookmarks=false]{hyperref} |
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18 | |
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19 | \title{Associazione multipla simultanea\\ di un \textit{client} 802.11} |
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20 | \author{Andrea Rappini, Alessio Romagnoli,\\Marco Solieri, Andrea Simeone} |
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21 | |
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22 | \makeindex |
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23 | |
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24 | |
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25 | \begin{document} |
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26 | |
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27 | \maketitle |
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28 | |
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29 | \begin{abstract} |
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30 | La diffusione di reti \textit{wireless} è in forte crescita a causa della sua |
---|
31 | comodità e della diffusa disponibilità di connessioni ad Internet con ampie |
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32 | larghezze di banda. Sfruttare contemporaneamente la connessione alla |
---|
33 | molteplicità di reti spesso presente permetterebbe un utilizzo migliore di tali |
---|
34 | risorse, migliorando il \textit{throughput} e incrementandone l'affidabilità. |
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35 | |
---|
36 | Lo studio intende quindi analizzare le effettive possibilità di realizzazione di |
---|
37 | un'estensione delle comuni implementazioni dello standard IEEE 802.11 che |
---|
38 | permetta al singolo \textit{client} in ambiente GNU/Linux l'associazione |
---|
39 | simultanea a differenti reti \textit{wireless}. |
---|
40 | \end{abstract} |
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41 | |
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42 | \clearpage |
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43 | \section{Introduzione} |
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44 | \label{sec:introduzione} |
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45 | |
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46 | \subsection{Oggetto} |
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47 | \label{sec:oggetto} |
---|
48 | Lo studio di fattibilità si interroga sulle possibilità realizzative di |
---|
49 | connessione di un singolo \textit{client} 802.11 a diverse reti, partecipando a |
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50 | più BSS (cioè l'insieme di nodi costituenti una rete \textit{wireless}). |
---|
51 | |
---|
52 | Nel presente documento si intende dapprima introdurre il lettore allo scenario |
---|
53 | nel quale è stato condotto lo studio, evidenziandone gli aspetti salienti che |
---|
54 | riguardano lo standard IEEE 802.11 e le sue interpretazioni. In un secondo |
---|
55 | momento si presenteranno non solo proposte risolutive, ma anche spunti |
---|
56 | accessori. |
---|
57 | |
---|
58 | \subsection{Scopi} |
---|
59 | \label{sec:scopi} |
---|
60 | L'intento più evidente è quello di aumentare la connettività del |
---|
61 | \textit{client}, |
---|
62 | permettendogli connessioni simultanee a reti altrimenti isolate ed eventualmente |
---|
63 | consentendo al \textit{client} di agire in qualità di ponte. |
---|
64 | Qualora i punti di accesso resi contemporaneamente utilizzabili riferiscano (più |
---|
65 | o meno direttamente) alla medesima rete, allora la molteplicità si traduce in |
---|
66 | ridondanza e, conseguentemente, in affidabilità. |
---|
67 | I più coraggiosi potranno sfruttare le multi-connettività in oggetto come punto |
---|
68 | di partenza per la realizzazione di politiche di gestione al fine di |
---|
69 | massimizzare il \textit{throughput} aggregato. |
---|
70 | |
---|
71 | \subsection{Obiettivi supplementari} |
---|
72 | \label{sec:obiettivi} |
---|
73 | I criteri con i quali si sono prese le svariate decisioni che hanno |
---|
74 | caratterizzato lo studio e che si concretizzano nelle soluzioni proposte sono |
---|
75 | stati influenzati dai seguenti obiettivi supplementari: |
---|
76 | \begin{description} |
---|
77 | \item [\textit{overhead} minimo] |
---|
78 | abbattere i costi introdotti dalla gestione simultanea delle connessioni |
---|
79 | multiple; |
---|
80 | \item [perdite minime] |
---|
81 | ridurre o eliminare ogni possibile perdita di dati in ricezione causata dalla |
---|
82 | temporanea assenza su un BSS (cfr. sezione \ref{sec:mezzotrasmissivo}); |
---|
83 | \item [portabilità] |
---|
84 | essere quanto più indipendente dalle specifiche piattaforme |
---|
85 | \textit{hardware}/\textit{firmware}, pur rimanendo legata all'ambiente |
---|
86 | GNU/Linux; |
---|
87 | \item [facilità implementativa] |
---|
88 | ridurre gli sforzi per l'effettiva messa in |
---|
89 | opera; |
---|
90 | \item [trasparenza] |
---|
91 | virtualizzare le interfacce di rete associate ad ogni |
---|
92 | connessione per minimizzare l'impatto. |
---|
93 | \end{description} |
---|
94 | |
---|
95 | \section{Scenario} |
---|
96 | \label{sec:scenario} |
---|
97 | |
---|
98 | \subsection{Caratteristiche del mezzo trasmissivo} |
---|
99 | \label{sec:mezzotrasmissivo} |
---|
100 | Il mezzo trasmissivo utilizzato nelle comunicazioni di reti senza fili è, per |
---|
101 | sua natura, disponibile e condiviso da ogni utilizzatore, pertanto lo standard |
---|
102 | IEEE 802.11 ne sancisce il partizionamento in diversi spettri di frequenza |
---|
103 | denominati canali. In tal modo si permette la coesistenza di reti |
---|
104 | \textit{wireless} distinte in aree limitrofe o addirittura sovrapposte grazie |
---|
105 | all'uso di canali differenti. |
---|
106 | |
---|
107 | \label{salti} |
---|
108 | Lo studio ha pertanto tenuto presente la necessità da parte del \textit{client} |
---|
109 | di effettuare salti periodici di canale per poter raggiungere ogni BSS a cui |
---|
110 | desideri partecipare. |
---|
111 | |
---|
112 | \subsection{Standard IEEE 802.11} |
---|
113 | \label{sec:80211} |
---|
114 | \subsubsection{Accesso alla rete} |
---|
115 | \label{sec:accessoallarete} |
---|
116 | \paragraph{Associazione} |
---|
117 | Affinché una stazione mobile possa partecipare ad una rete \textit{wireless}, le |
---|
118 | è fatto obbligo di annunciare la sua presenza attraverso una procedura detta di |
---|
119 | associazione. |
---|
120 | Questo legame unisce una stazione ad uno ed un solo BSS e garantisce che la |
---|
121 | stazione possa effettuare trasmissioni dirette ad ognuno dei nodi appartenente |
---|
122 | all'intera rete e viceversa. |
---|
123 | Lo studio intende proprio scardinare l'univocità del rapporto fra stazione |
---|
124 | e BSS che lo standard impone esplicitamente. |
---|
125 | |
---|
126 | \paragraph{Autenticazione} |
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127 | A causa della natura condivisa del mezzo trasmissivo, l'accesso alla rete |
---|
128 | sarebbe aperto a qualunque stazione richieda di associarsi. IEEE ha quindi |
---|
129 | elaborato una strategia di regolazione dell'accesso richiedendo la mutua |
---|
130 | identificazione di entrambi gli estremi di ogni comunicazione. Tale procedura, |
---|
131 | definita autenticazione, risulta pertanto essere un prerequisito della stessa |
---|
132 | associazione. |
---|
133 | Il processo può diventare oneroso in termini di tempo a causa dei \textit{frame} |
---|
134 | da scambiare e dell'elaborazione necessaria (si pensi ai calcoli crittografici |
---|
135 | coinvolti), quindi ne viene permessa l'invocazione anche in maniera indipendente |
---|
136 | dal servizio di associazione. Così facendo lo standard permette di mantenere |
---|
137 | questo carico lontano dai momenti in cui il tempo è un fattore |
---|
138 | critico\footnotemark, sfruttando la \textbf{preautenticazione}. |
---|
139 | \footnotetext{Infatti, se la STA è in movimento fra due BSS e se |
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140 | l'autenticazione cade prima che la stessa STA possa riassociarsi con il |
---|
141 | successivo AP, la procedura potrebbe richiedere tempi considerevoli che |
---|
142 | andrebbero a degradare pesantemente le prestazioni.} |
---|
143 | Da quanto detto risulta quindi evidente che, a differenza dell'associazione, |
---|
144 | una stazione può essere autenticata presso molteplici altre stazioni. |
---|
145 | |
---|
146 | \paragraph{802.11i} |
---|
147 | \label{80211i} |
---|
148 | L'estensione \texttt{i} dello standard intende migliorare il livello di |
---|
149 | sicurezza e confidenzialità introducendo nuovi protocolli e metodologie. |
---|
150 | Tutti i suoi metodi di autenticazione basati su autenticatori esterni |
---|
151 | (\textit{server} RADIUS) provengono dallo standard 802.1x, che riguarda proprio |
---|
152 | il controllo d'accesso a reti dell'insieme 802 (Ethernet, Token-Ring \ldots). |
---|
153 | Questo genere di comunicazioni viene quindi effettuato a strati di rete |
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154 | superiori coinvolgendo marginalmente il livello 802.11 in oggetto. |
---|
155 | È per questa ragione che i dettagli inerenti l'autenticazione ad alto livello |
---|
156 | (pertanto scorrelata da quella di 802.11 da poco descritta) sono sostanzialmente |
---|
157 | irrilevanti per gli scopi del presente studio. |
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158 | |
---|
159 | \subsubsection{Risparmio energetico} |
---|
160 | \label{sec:risparmioenergetico} |
---|
161 | Lo standard prevede la possibilità di utilizzare l'\textit{hardware} in maniera |
---|
162 | efficiente rispetto ai consumi energetici, dal momento che i dispositivi |
---|
163 | portatili alimentati a batteria sono tutt'altro che rari. |
---|
164 | Le stazioni che supportano tale funzionalità hanno la facoltà di |
---|
165 | ``addormentarsi'' durante i periodi di inattività. In questi momenti, gli |
---|
166 | eventuali dati ad esse destinati vengono conservati dal BSS\footnotemark per un |
---|
167 | invio successivo, essendo esso stato precedentemente avvisato dello stato delle |
---|
168 | stazioni in questione. |
---|
169 | I BSS, quindi, annunciano periodicamente la presenza delle trasmissioni in |
---|
170 | attesa, indicandone i destinatari con un messaggio chiamato TIM che è presente |
---|
171 | all'interno di alcuni dei \textit{beacon}. Conseguentemente le stazioni in |
---|
172 | risparmio energetico sono tenute a risvegliarsi in corrispondenza di questi |
---|
173 | intervalli regolari, per poi richiedere l'invio tramite un apposito tipo di |
---|
174 | \textit{frame} (il \texttt{PS-Poll}). |
---|
175 | \footnotetext{In realtà sarebbe doveroso fare una distinzione fra le reti |
---|
176 | infrastrutturate e quelle indipendenti (o \textit{ad hoc}), nelle quali la |
---|
177 | conservazione dei dati è appannaggio, rispettivamente, dell'\textit{access |
---|
178 | point} e del nodo trasmittente.} |
---|
179 | |
---|
180 | \subsubsection{Vincoli temporali} |
---|
181 | \label{sec:vincolitemporali} |
---|
182 | Come già anticipato precedentemente (nella sezione \ref{salti}), il |
---|
183 | \textit{client} avrà l'illusione di essere contemporaneamente associato ai BSS |
---|
184 | di interesse tramite continui salti fra di essi; per questo motivo risulta |
---|
185 | importante chiarire quali siano i vincoli temporali che lo standard gli impone. |
---|
186 | La padronanza di queste informazioni è di grande rilevanza, sia perché dovranno |
---|
187 | essere rispettate dal \textit{client} anche in seguito alle modifiche che |
---|
188 | verranno proposte nel presente studio, sia perché potranno essere tenute |
---|
189 | presenti per raffinamenti volti a migliorare l'efficienza delle soluzioni. |
---|
190 | |
---|
191 | L'accesso al mezzo trasmissivo, a causa della sua stessa natura condivisa, è |
---|
192 | regolato da convenzioni stabilite dallo standard che consentono una |
---|
193 | ripartizione equa di questa risorsa. |
---|
194 | |
---|
195 | Tali regolamentazioni di natura temporale si fondano sulla reciproca |
---|
196 | sincronizzazione delle stazioni che condividono il mezzo fisico, raggiunta |
---|
197 | tramite il mantenimento di un \textbf{orologio} comune al BSS\footnotemark di |
---|
198 | appartenenza. |
---|
199 | Il valore su cui accordarsi viene distribuito all'interno di un \textit{frame} |
---|
200 | di gestione, il \textit{\textbf{beacon}}, inviato ad intervalli regolari e |
---|
201 | prefissati. |
---|
202 | Se già ora si intuisce che l'eventuale perdita di questi messaggi periodici |
---|
203 | durante i salti va minimizzata, ancor di più se ne comprende l'importanza a |
---|
204 | fronte della presenza di ulteriori informazioni di grande interesse per i fini |
---|
205 | preposti. |
---|
206 | \footnotetext{Ancora una volta sarebbe necessaria una distinzione fra le reti |
---|
207 | infrastrutturate e le reti \textit{ad hoc}: il valore comune su cui accordarsi è |
---|
208 | dettato rispettivamente dall'\textit{access point} e dall'intero BSS in maniera |
---|
209 | distribuita.} |
---|
210 | |
---|
211 | Trattasi non solo dei \textbf{TIM} (cfr. \ref{sec:risparmioenergetico}), ma |
---|
212 | anche degli annunci di inizio dei periodi liberi da contesa presenti nelle reti |
---|
213 | infrastrutturate, lassi di tempo durante i quali l'accesso al mezzo è |
---|
214 | coordinato da un gestore centrale. |
---|
215 | Esso risiede tipicamente nell'\textit{access-point} e provvede a coordinare le |
---|
216 | comunicazioni in maniera spesso più efficiente rispetto a quando il |
---|
217 | coordinamento è distribuito. |
---|
218 | |
---|
219 | In aggiunta a quanto detto, il \textit{client} non potrà trascurare le |
---|
220 | \textbf{scadenze} temporali oltre le quali i rapporti di autenticazione e |
---|
221 | associazione con i BSS vengono a cadere. |
---|
222 | |
---|
223 | \subsection{\textit{Wireless Extensions}} |
---|
224 | \label{sec:wext} |
---|
225 | La portabilità in ambienti GNU/Linux è stata ricercata usando come punto di |
---|
226 | riferimento le Linux Wireless Extensions (per brevità \texttt{wext}). Il |
---|
227 | progetto intende mettere ordine in uno scenario spesso dominato |
---|
228 | dall'eterogeneità, proponendo delle interfacce unificate per i driver di |
---|
229 | sistema delle varie soluzioni \textit{hardware} disponibili. Nel momento in cui |
---|
230 | si scrive sono ancora pochi i driver che si sono completamente uniformati a |
---|
231 | questo insieme di interfacce, ma questa scelta è stata dettata dalla speranza |
---|
232 | che esse diventino presto lo standard \textit{de facto}. |
---|
233 | |
---|
234 | Accanto alle API di programmazione sono stati sviluppati anche gli |
---|
235 | \textit{Wireless Tools}, comodi strumenti per l'utente che intendono |
---|
236 | offrire le medesime possibilità attraverso un'interfaccia a riga di comando. |
---|
237 | |
---|
238 | \subsection{Implementazioni} |
---|
239 | \label{sec:implementazioni} |
---|
240 | |
---|
241 | \subsubsection{Architettura} |
---|
242 | \label{sec:architettura} |
---|
243 | Lo standard IEEE 802.11 definisce due strati di rete che sono riconducibili, |
---|
244 | facendo riferimento al modello ISO/OSI, al livello fisico e a quello MAC |
---|
245 | (\textit{Medium Access Control}), implementati dai produttori tramite |
---|
246 | l'accoppiata \textit{hardware}/\textit{firmware}. MAC viene solitamente |
---|
247 | realizzato così a basso livello per rispondere alle esigenze di velocità |
---|
248 | e precisione temporale di cui si accennava in \ref{sec:vincolitemporali}. |
---|
249 | È importante sottolineare, quindi, che qualunque idea risolutiva dello |
---|
250 | studio in questione non potrà prescindere dalle modalità di interazione |
---|
251 | (interfacce e impostazioni) consentite dalla specifica implementazione di MAC. |
---|
252 | Questo discorso diventa tanto più importante quanto la soluzione perseguita si |
---|
253 | discosta dalla rigidità dello standard. |
---|
254 | |
---|
255 | La revisione 802.11i, che estende lo standard migliorando la sicurezza da esso |
---|
256 | offerta, definisce nuove funzionalità per il livello MAC che possono invece |
---|
257 | essere tranquillamente implementate all'esterno del \textit{firmware}. |
---|
258 | |
---|
259 | \subsubsection{Libertà d'azione} |
---|
260 | \label{sec:libertàdazione} |
---|
261 | Le più diffuse implementazioni di 802.11 sono però quantomai lontane dalle |
---|
262 | libertà di azione sperabili poiché il \textit{firmware} risulta essere |
---|
263 | scarsamente programmabile, consentendo poco più delle interazioni necessarie al |
---|
264 | normale funzionamento. Esempi di soluzioni \textit{chipset} che siano |
---|
265 | controcorrente, e pertanto interessanti, vengono riportati da |
---|
266 | \refname{guidadefinitiva}: Atheros\footnotemark e Broadcom. |
---|
267 | \footnotetext{L'unico (dei due) provato dagli autori, con driver |
---|
268 | \texttt{MADWiFi}.} |
---|
269 | |
---|
270 | A complicare ulteriormente la situazione intervengono le limitazioni imposte |
---|
271 | dalle autorità delle comunicazioni di molti Paesi (si pensi all'FCC |
---|
272 | statunitense), |
---|
273 | %http://ftp.fcc.gov/Bureaus/Engineering_Technology/Orders/2001/fcc01264.pdf |
---|
274 | che richiedono la distribuzione dei trasmettitori radio |
---|
275 | con \textit{firmware} in forma necessariamente binaria per scongiurare |
---|
276 | violazioni dei limiti di utilizzo delle frequenze. |
---|
277 | |
---|
278 | |
---|
279 | \subsubsection{Interpretazione dello standard} |
---|
280 | \label{sec:interpretazionedellostandard} |
---|
281 | |
---|
282 | Nemmeno le più fedeli realizzazioni di 802.11 supportano la |
---|
283 | preautenticazione (\refname{guidadefinitiva}), quindi i servizi di |
---|
284 | autenticazione e associazione risultano indissolubilmente legati, vanificando |
---|
285 | ogni possibilità di realizzare autenticazione multipla. |
---|
286 | Di conseguenza, il superamento di questo limite, vincolante per realizzare |
---|
287 | associazione multipla simultanea, sarà, in tutta la sua complessità, compito |
---|
288 | dell'implementatore della soluzione proposta in \ref{sec:soprailfirmware}. |
---|
289 | |
---|
290 | Un'altra eventuale limitazione dovuta all'interpretazione dello standard |
---|
291 | può derivare dalla libertà concessa riguardo la stessa implementazione del |
---|
292 | supporto alla gestione energetica. |
---|
293 | |
---|
294 | \subsection{Caso reale} |
---|
295 | \label{sec:casoreale} |
---|
296 | |
---|
297 | Le schede \texttt{Atheros} costituiscono una realtà attraente per i fini dello |
---|
298 | studio, in particolare per ciò che concerne le libertà d'azione concesse di cui |
---|
299 | al \ref{sec:libertàdazione}. |
---|
300 | Il driver \texttt{MADWiFi} è in grado sfruttare in maniera interessante le |
---|
301 | potenzialità fornite da questo \textit{chipset}, offrendo funzionalità non |
---|
302 | troppo distanti dagli scopi del presente. |
---|
303 | |
---|
304 | \subsubsection{Il \textit{chipset} \texttt{Atheros}} |
---|
305 | \label{sec:atheros} |
---|
306 | |
---|
307 | I \textit{chipset} \texttt{Atheros} equipaggiano i dispositivi 802.11 di alcuni |
---|
308 | fra i maggiori produttori di \textit{hardware} per la connettività, come |
---|
309 | \texttt{Linksys}, \texttt{NETGEAR}, \texttt{D-Link}, \texttt{Orinoco}, |
---|
310 | \texttt{Proxim} o \texttt{3Com}. |
---|
311 | |
---|
312 | Il suo \textit{firmware} consente un grado di interazione di estensione |
---|
313 | incomparabile, esponendo un'interfaccia in grado di offrire controllo anche su |
---|
314 | dettagli generalmente offuscati. |
---|
315 | |
---|
316 | Proprio per questa ragione la sua distribuzione è vincolata alla presenza di un |
---|
317 | sovrastrato (reso disponibile in sola forma binaria) atto a limitare |
---|
318 | l'interfaccia al fine di impedire utilizzi non conformi alle vigenti |
---|
319 | regolamentazioni sugli apparecchi radio. Tale componente, denominato |
---|
320 | \texttt{HAL} (\textit{Hardware Abstraction Layer}), interviene limitando le |
---|
321 | radiofrequenze operative del dispositivo, continuando comunque a concedere le |
---|
322 | libertà auspicate. |
---|
323 | |
---|
324 | \subsubsection{Il \textit{driver} \texttt{MADWiFi}} |
---|
325 | \label{sec:madwifi} |
---|
326 | A partire dallo scorso anno la spinta innovatrice di \texttt{Atheros} ha avuto |
---|
327 | riscontro anche nel progetto \texttt{MADWiFi}, i driver liberi per piattaforme |
---|
328 | Linux sviluppati inizialmente da Sam Leffler. Le novità introdotte dal nuovo |
---|
329 | \texttt{HAL} sono state sfruttate aggiungendo una serie di funzionalità di |
---|
330 | grande rilevanza. Il carattere rivoluzionario rende il progetto, come spesso |
---|
331 | capita, piuttosto instabile ma assai vitale. |
---|
332 | |
---|
333 | L'aspetto indubbiamente più interessante è l'introduzione della modalità |
---|
334 | \textbf{VAP} (\textit{Virtual Access Point}), grazie alla quale è possibile |
---|
335 | virtualizzare il dispositivo creando molteplici interfacce di rete operanti |
---|
336 | concorrentemente in maniera indipendente. |
---|
337 | Questa funzionalità è implementata facendo uso del medesimo livello fisico, |
---|
338 | vincolando così l'operatività dei VAP sullo stesso canale trasmissivo. |
---|
339 | Ciononostante, la rosa delle possibilità rimane ben assortita, permettendo la |
---|
340 | creazione di molteplici \textit{access point} e/o una (e al più una) stazione in |
---|
341 | modalità \texttt{managed} o \texttt{ad-hoc}. |
---|
342 | La nota modalità \texttt{monitor} viene inoltre resa inseribile in una qualsiasi |
---|
343 | delle configurazioni appena descritte, con la semplice aggiunta di un VAP di |
---|
344 | questo tipo. |
---|
345 | I vari VAP creati possono poi essere eventualmente interconnessi tramite il WDS, |
---|
346 | un'altra delle caratteristiche salienti del driver, che realizza un sistema di |
---|
347 | distribuzione basato su connessioni 802.11 fra i BSS d'interesse, siano |
---|
348 | essi locali (e virtualizzati) o esterni. |
---|
349 | |
---|
350 | Le interfacce virtuali create saranno esposte ed utilizzate comodamente in piena |
---|
351 | trasparenza, essendo presentate come ordinarie interfacce di rete aderenti alle |
---|
352 | \textit{Wireless Extensions}. |
---|
353 | |
---|
354 | L'alto grado di controllo permesso dal \textit{firmware} \texttt{Atheros} si |
---|
355 | propaga fino all'utente attraverso il \textit{driver} grazie ai suoi numerosi |
---|
356 | parametri specifici, che si ricordano essere gestibili tramite il comando |
---|
357 | \texttt{iwpriv} degli \textit{Wireless Tools}. Un ulteriore strumento a riga di |
---|
358 | comando, \texttt{wlanconfig}, completa le necessità di amministrazione proprie |
---|
359 | di questo \textit{driver}, permettendo creazione, distruzione e cambio di |
---|
360 | modalità dei VAP. |
---|
361 | |
---|
362 | \section{Soluzioni} |
---|
363 | \label{sec:soluzioni} |
---|
364 | Lo studio di fattibilità in oggetto non può che aver prodotto degli schemi di |
---|
365 | soluzione che coniugano le idee emerse durante la fase di analisi del problema, |
---|
366 | ma che si precisano essere ancora distanti dall'esaustività. |
---|
367 | Tali proposte di soluzione si differenziano per il livello implementativo di |
---|
368 | riferimento, poiché esso comporta un importante \textit{trade-off} fra |
---|
369 | portabilità ed efficienza. |
---|
370 | Quanto più basso, infatti, è il livello al quale si opera, tanto più alta è la |
---|
371 | possibilità di sfruttare appieno le potenzialità del dispositivo, a scapito |
---|
372 | della compatibilità offerta e della facilità implementativa. |
---|
373 | Punto fermo di ogni soluzione proponibile è l'effettuazione di salti periodici |
---|
374 | fra i BSS ai quali il \textit{client} desideri essere ``contemporaneamente'' |
---|
375 | associato. |
---|
376 | Le differenze di prestazioni fra le due soluzioni che si proporranno di |
---|
377 | seguito sono dovute proprio ai diversi tempi che i salti periodici |
---|
378 | richiedono, che costituiscono quasi interamente l'\textit{overhead} introdotto. |
---|
379 | |
---|
380 | Si procederà quindi ad illustrare due soluzioni attraverso un'attenta analisi |
---|
381 | che entrerà nei dettagli, dimostrando quanto appena affermato e calcolando il |
---|
382 | rapporto fra vantaggi e svantaggi che esse comportano. |
---|
383 | |
---|
384 | \subsection{Sopra il \textit{firmware}} |
---|
385 | \label{sec:soprailfirmware} |
---|
386 | |
---|
387 | \subsubsection{Descrizione} |
---|
388 | \paragraph{Idea} |
---|
389 | Questa soluzione nasce dal desiderio di realizzare associazioni multiple |
---|
390 | effettive, per mezzo delle quali, cioé, in un dato istante ogni BSS di interesse |
---|
391 | per il \textit{client} lo consideri regolarmente associato. |
---|
392 | Ciò che si propone consiste sostanzialmente di modifiche al \textit{driver} per |
---|
393 | implementare i salti fra i BSS in maniera tale da evitare la perdita di |
---|
394 | associazione presso ognuno di essi. |
---|
395 | |
---|
396 | \paragraph{Come} |
---|
397 | Per far ciò si deve interagire direttamente (ed eventualmente in maniera |
---|
398 | poco corretta) con l'entità di gestione di 802.11, che si è già chiarito |
---|
399 | risiedere all'interno del \textit{firmware} della scheda \textit{wireless}. |
---|
400 | Soltanto il \textit{driver} sovrastante ha infatti la possibilità di alterare |
---|
401 | determinati stati interni al \textit{firmware} per modificare il comportamento |
---|
402 | di MAC. |
---|
403 | I parametri a cui si sta facendo riferimento sono quelli che regolano i rapporti |
---|
404 | di associazione e necessaria autenticazione della stazione: caratteristiche del |
---|
405 | BSS, caratteristiche della crittografia e dell'autenticazione in uso, eventuali |
---|
406 | chiavi temporanee \ldots |
---|
407 | |
---|
408 | \paragraph{Gabola} |
---|
409 | \label{gabola} |
---|
410 | Uno degli aspetti più convincenti di questa soluzione è la possibilità di |
---|
411 | utilizzare la modalità di risparmio energetica (introdotta nella |
---|
412 | sezione \ref{sec:risparmioenergetico}). |
---|
413 | I ripetuti salti costringono il \textit{client} ad assenze dal canale che |
---|
414 | possono infatti essere spacciate senza troppa difficoltà per riposi |
---|
415 | preannunciati, costringendo con l'inganno i BSS a conservare i dati a lui |
---|
416 | diretti. Per completare questa strategia, la stazione simula al suo ritorno un |
---|
417 | risveglio per ricevere l'intera mole di informazioni in attesa di consegna. |
---|
418 | |
---|
419 | \paragraph{Architettura} |
---|
420 | Il \textit{design} della soluzione intende rispondere alle esigenze di |
---|
421 | trasparenza per il sistema operativo e, di conseguenza, per l'utente. |
---|
422 | Le interfacce virtuali, della cui presenza il \textit{driver} è tenuto a |
---|
423 | notificare il SO, aderiscono alle \textit{Wireless Extensions} e si |
---|
424 | differenziano attraverso diversi indirizzi MAC (verosimilmente fittizi). |
---|
425 | Questa forma di \textit{spoofing} è necessaria sia per lo smistamento dei flussi |
---|
426 | in entrata alla stazione e provenienti dai BSS, sia per il convogliamento di |
---|
427 | quelli in uscita dalla stazione e diretti ai vari BSS. |
---|
428 | % TODO |
---|
429 | % Grafico della faccenda |
---|
430 | % OS [] [] [] |
---|
431 | % \ | / |
---|
432 | % DRI \|/ |
---|
433 | % FW [ ] |
---|
434 | % ANTENNA Y |
---|
435 | % .' `. |
---|
436 | % BSS1 .' B1 |
---|
437 | % BSS2 B2 |
---|
438 | Così facendo si renderà peraltro possibile l'utilizzo di associazioni multiple |
---|
439 | all'interno del medesimo ESS per ridondare la partecipazione. |
---|
440 | La residenza del componente di gestione dei flussi multipli di comunicazione |
---|
441 | all'interno del \textit{driver} lascia chiaramente spazio all'aggiunta di |
---|
442 | politiche per pianificazioni ottimali delle trasmissioni (se ne parlerà più |
---|
443 | approfonditamente in \ref{sec:ottimizzazioni}. |
---|
444 | |
---|
445 | \subsubsection{Vantaggi} |
---|
446 | \begin{description} |
---|
447 | \item [Perdita di dati nulla] :\\ |
---|
448 | \begin{math} \Leftarrow \end{math} |
---|
449 | i dati in arrivo vengono conservati dai BSS grazie allo sfruttamento della |
---|
450 | modalità di risparmio energetico (cfr. \ref{sec:risparmioenergetico} e |
---|
451 | \ref{gabola}). |
---|
452 | \item [Prestazioni massime] :\\ |
---|
453 | \begin{math} \Leftarrow \end{math} |
---|
454 | l'effettiva associazione multipla minimizza il costo dei salti evitando |
---|
455 | riautenticazioni e riassociazioni (cfr. \ref{sec:accessoallarete}). |
---|
456 | \item [Trasparenza totale] :\\ |
---|
457 | \begin{math} \Leftarrow \end{math} |
---|
458 | le interfacce aderenti alle \texttt{wext} nascondono completamente la realtà |
---|
459 | dei fatti (cfr. \ref{sec:wext}). |
---|
460 | \item [Punto di partenza già disponibile] :\\ |
---|
461 | \begin{math} \Leftarrow \end{math} |
---|
462 | \texttt{MADWiFi} implementa un sottoinsieme delle funzionalità in oggetto |
---|
463 | (cfr. \ref{sec:madwifi}). |
---|
464 | \end{description} |
---|
465 | |
---|
466 | \subsubsection{Svantaggi} |
---|
467 | \begin{description} |
---|
468 | \item [Sforzo implementativo considerevole] : \\ |
---|
469 | \begin{math} \Leftarrow \end{math} |
---|
470 | aggiunta delle nuove funzionalità, mantentendo le informazioni relative agli |
---|
471 | stati di autenticazione associazione ed eventualmente sincronizzando la |
---|
472 | presenza su un BSS ad infrastruttura con i periodi liberi da contesa |
---|
473 | (cfr. \ref{sec:vincolitemporali} o \ref{sec:ottimizzazioni});\\ |
---|
474 | \begin{math} \Leftarrow \end{math} |
---|
475 | parziale reimplementazione di MAC, evitando la perdita dei \texttt{beacon}, |
---|
476 | indispensabili per il rispetto dei vincoli temporali |
---|
477 | (cfr. \ref{sec:vincolitemporali});\\ |
---|
478 | \begin{math} \Leftarrow \end{math} |
---|
479 | complessità intrinseca dovuta al basso livello a cui si è costretti ad agire; |
---|
480 | \\ |
---|
481 | \begin{math} \Leftarrow \end{math} |
---|
482 | forma binaria nella quale i \textit{firmware} sono sovente distribuiti che |
---|
483 | può costringere a noiose operazioni di ingegneria inversa. |
---|
484 | \item [Limitazioni prestazionali] :\\ |
---|
485 | \begin{math} \Leftarrow \end{math} |
---|
486 | i vincoli temporali dovuti ad esigenze ordinarie (mantenimento |
---|
487 | dell'associazione) e aggiuntive (ritiro dei dati conservati dai BSS) |
---|
488 | costringono a salti indesiderati (cfr. \ref{sec:vincolitemporali}). |
---|
489 | \item [Specificità] :\\ |
---|
490 | \begin{math} \Leftarrow \end{math} |
---|
491 | portabilità minima a causa della dipendenza dalla piattaforma |
---|
492 | \textit{hardware} sottostante;\\ |
---|
493 | \begin{math} \Leftarrow \end{math} |
---|
494 | scarsezza di \textit{firmware} sufficientemente controllabili sui quali è |
---|
495 | possibile lo sviluppo (cfr. \ref{sec:libertàdazione} e |
---|
496 | \ref{sec:atheros});\\ |
---|
497 | \begin{math} \Leftarrow \end{math} |
---|
498 | dipendenza dalla funzionalità di risparmio energetico, dal lato |
---|
499 | \textit{client} come da quello BSS (cfr. \ref{sec:risparmioenergetico} e |
---|
500 | \ref{gabola}). |
---|
501 | \end{description} |
---|
502 | |
---|
503 | \subsection{Sopra il \textit{driver}} |
---|
504 | \label{sec:sopraildriver} |
---|
505 | |
---|
506 | \subsubsection{Descrizione} |
---|
507 | \label{sec:descrizione2} |
---|
508 | |
---|
509 | \paragraph{Idea} |
---|
510 | Lo spirito con il quale questa soluzione viene concepita è quello di lavorare ad |
---|
511 | alto livello in piena aderenza allo standard, favorendo la portabilità e |
---|
512 | minimizzando, peraltro, gli sforzi implementativi. |
---|
513 | La scelta di interazione con un generico \textit{driver} di sistema per ambienti |
---|
514 | GNU/Linux risponde a queste esigenze obbligando alla rinuncia dell'effettività |
---|
515 | dell'associazione multipla e al pagamento degli esigui costi di riassociazione. |
---|
516 | |
---|
517 | |
---|
518 | \paragraph{Come} |
---|
519 | Come accennato in \ref{sec:interpretazionedellostandard} ogni implementazione |
---|
520 | lega indissolubilmente i concetti di autenticazione e riassociazione, |
---|
521 | vanificando la speranza di mantenere autenticazioni multiple ed obbligando a |
---|
522 | rincarare (spesso non di poco) i costi dei salti fra i BSS. |
---|
523 | Un salto dal BSS1 al BSS2 consta quindi di questa sequenza di operazioni: |
---|
524 | <dissociazione da BSS1, deautenticazione da BSS1, autenticazione con BSS2, |
---|
525 | associazione con BSS2>. |
---|
526 | Si tenga a mente che la persistenza delle autenticazioni a livelli |
---|
527 | superiori (si veda \ref{80211i}) non dovrebbe essere compromessa a causa di |
---|
528 | questa pratica. |
---|
529 | |
---|
530 | \paragraph{Interfacce} |
---|
531 | La portabilità perseguita trova espressione nell'uso delle \textit{Wireless |
---|
532 | Extensions}, in qualità di interfacce unificate dei driver per la piattaforma |
---|
533 | di riferimento. |
---|
534 | Ancor di più, si propone di rendere conformi a queste API le stesse interfacce |
---|
535 | virtuali, create per rappresentare ognuna delle partecipazioni ai BSS nella |
---|
536 | maniera quanto più comoda e trasparente. |
---|
537 | |
---|
538 | \subsubsection{Vantaggi} |
---|
539 | \label{vantaggi2} |
---|
540 | \begin{description} |
---|
541 | \item[Facilità implementativa]:\\ |
---|
542 | \begin{math} \Leftarrow \end{math} |
---|
543 | Il livello implementativo è alto e si interagisce in maniera onesta con il |
---|
544 | \textit{driver}. |
---|
545 | \item[Trasparenza]:\\ |
---|
546 | \begin{math} \Leftarrow \end{math} |
---|
547 | La presentazione di interfacce aderenti alle \texttt{wext} oscura la presenza |
---|
548 | dell'implementazione ai livelli superiori (permettendo compatibilità, ad |
---|
549 | esempio, con \texttt{wpa\_supplicant}) e ne semplifica la gestione. |
---|
550 | \item[Portabilità]:\\ |
---|
551 | \begin{math} \Leftarrow \end{math} |
---|
552 | Si fa uso di interfacce disponibili su ogni piattaforma GNU/Linux (i.e. |
---|
553 | \texttt{wext}) per dialogare con il \textit{driver} sottostante. |
---|
554 | \end{description} |
---|
555 | |
---|
556 | \subsubsection{Svantaggi} |
---|
557 | \label{svantaggi2} |
---|
558 | |
---|
559 | \begin{description} |
---|
560 | \item [Perdita di dati in arrivo]:\\ |
---|
561 | \begin{math} \Leftarrow \end{math} |
---|
562 | La perdita di autenticazione e associazione fra un salto e l'altro comporta |
---|
563 | reali assenze dai BSS che non possono essere evitate; il problema potrebbe |
---|
564 | essere invero gestito da strati di rete superiori ed affidabili (e.g. TCP). |
---|
565 | \item [Prestazioni mediocri]:\\ |
---|
566 | \begin{math} \Leftarrow \end{math} |
---|
567 | I salti e le conseguenti operazioni di riautenticazione, riassociazione e |
---|
568 | risincronizzazione richiedono tempi nell'ordine dei centesimi di secondi. per |
---|
569 | avere un'idea dell'entità di questo \textit{overhead} si pensi che lo |
---|
570 | stesso lasso di tempo potrebbe essere impiegato per la trasmissione di un |
---|
571 | centinaio di KB. |
---|
572 | |
---|
573 | \end{description} |
---|
574 | \section{Ottimizzazioni} |
---|
575 | \label{sec:ottimizzazioni} |
---|
576 | Si propone infine una breve trattazione dei fattori che possono essere |
---|
577 | tenuti in considerazione per pianificare oculatamente le trasmissioni al fine |
---|
578 | di ridurre i costi di gestione relativi alle soluzioni descritte in |
---|
579 | \ref{sec:soluzioni}. |
---|
580 | È però compito del lettore valutare a seconda della soluzione scelta la |
---|
581 | rilevanza specifica che ognuno di essi riveste. |
---|
582 | |
---|
583 | \begin{description} |
---|
584 | \item [Scadenze temporali] |
---|
585 | Come già esplicitato in \ref{sec:vincolitemporali} sussistono scadenze |
---|
586 | temporali la cui osservanza risulta essere necessaria (\textit{timeout} di |
---|
587 | autenticazione e associazione) o semplicemente conveniente (periodi di |
---|
588 | sincronizzazione dei BSS o di inizio del CFP). |
---|
589 | \item [Impatto dei salti] Il costo dei salti può essere calcolato per |
---|
590 | regolare la frequenza minima con la quale essi sono effettuati. |
---|
591 | \item [Caratteristiche delle comunicazioni] |
---|
592 | Date le alte latenze che possono essere prodotte dai salti di BSS, una |
---|
593 | politica di pianificazione delle comunicazioni basata su priorità\footnotemark |
---|
594 | può migliorare la qualità della schedulazione. |
---|
595 | \footnotetext{La qualità di servizio (QoS) suggerita è peraltro oggetto dei |
---|
596 | miglioramenti presenti in 802.11e (si veda 80211e).} |
---|
597 | \item [Qualità dei BSS] |
---|
598 | Qualora le destinazioni di interesse siano raggiungibili tramite più di uno |
---|
599 | dei BSS di appartenenza, la scelta potrebbe essere banalmente influenzata |
---|
600 | dalla qualità che essi offrono (qualità del segnale, carico di lavoro |
---|
601 | \ldots). |
---|
602 | |
---|
603 | \end{description} |
---|
604 | |
---|
605 | \section{Ringraziamenti} |
---|
606 | \label{sec:ringraziamenti} |
---|
607 | |
---|
608 | \clearpage |
---|
609 | \tableofcontents |
---|
610 | % \printindex |
---|
611 | |
---|
612 | % \bibliography{Bibliografia} |
---|
613 | % \bibliographystyle{alpha} |
---|
614 | % \nocite{*} |
---|
615 | |
---|
616 | \end{document} |
---|