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soujak
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Aggiunto paragrafo relativo allo studio architetturale del protocollo, in particolare sulle interfacce offerte dal livello MAC

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    2323''20061014-1305''[[BR]]
    24 Ho letto qualcosa su come si instaura una connessione tra una client e un AP:vi è praticamente una serie di richieste tra il client e l'AP affinchè la connessione venga instaurata;nota importante è che il client prima di collegarsi all'AP deve autenticarsi sull'AP stesso.Una volta fatto cio' AP manda un pacchetto che indica l'avvenuta autenticazione e l'inizio di una nuova connessione.Naturalmente vi sono già delle primitive implementate atte a svolgere questo tipo di compito (sia per quanto riguarda l'instaurazione che per le reinstaurazione).
    25 Inoltre i vari client devono essere tutti sincronizzati per paralare tra loro (es che fece anche il seminarista se non ricordo male) e per fare ciò si inviano delle simpatiche "pancette" con dentro il proprio timestamp;a monte comunque c'è l'AP che controlla tutta la sincronizzazione ed egli stesso manda pancette ai client conessi a lui;quindi vi è una doppia sincronizzazione:una tra AP e client e una tra client e client.(cap 11 del documento ieee 802.11)
     24Ho letto qualcosa su come si instaura una connessione tra una client e un AP: vi è praticamente una serie di richieste tra il client e l'AP affinchè la connessione venga instaurata; nota importante è che il client prima di collegarsi all'AP deve autenticarsi sull'AP stesso. Una volta fatto cio' AP manda un pacchetto che indica l'avvenuta autenticazione e l'inizio di una nuova connessione. Naturalmente vi sono già delle primitive implementate atte a svolgere questo tipo di compito (sia per quanto riguarda l'instaurazione che per le reinstaurazione).
     25Inoltre i vari client devono essere tutti sincronizzati per paralare tra loro (es che fece anche il seminarista se non ricordo male) e per fare ciò si inviano delle simpatiche "pancette" con dentro il proprio timestamp; a monte comunque c'è l'AP che controlla tutta la sincronizzazione ed egli stesso manda pancette ai client conessi a lui; quindi vi è una doppia sincronizzazione: una tra AP e client e una tra client e client (cap 11 del documento ieee 802.11).
     26
     27----
     28||''La seguente introduzione intende descrivere in maniera sintetica quanto detto, discusso, analizzato fino ad ora.''||
     29
     30L'avvio e l'approccio di questo studio dipende in maniera forte dagli aspetti
     31architetturali del protocollo 802.11. La questione non entra in gioco soltanto
     32nel definire una bozza di implementazione, ma, ancor prima, nel comprendere
     33quali siano le strade da intraprendere per una realizzazione a livello mentale.
     34
     35Dalle conoscenze iniziali dell'intero gruppo di lavoro e' risultato evidente
     36che la ricerca non poteva perseguire una soluzione che lavorasse al di sopra di
     37tutto lo stack IEEE 802.11. In questo tipo di scenario si renderebbe necessaria
     38la ri-associazione ad ogni cambio di canale, una operazione che richiede tempi
     39lunghi (o biblici, e' da considerare anche l'autenticazione), se comparati ai
     40tempi di trasmissione dei dati.
     41
     42Se come riferimento si prende lo stack ISO/OSI, da quanto detto risulta
     43evidente che la ricerca sara' orientata al di sotto del livello "network".
     44
     45Sono dunque da approfondire:
     46 * interfaccia offerta dal livello MAC e da quello PHY;
     47 * quanto e' dipendente il livello PHY dall'hardware sottostante?
     48
     49||''Cio' che segue e' una traduzione-sintesi-scrematura delle porzioni da me analizzate del documento IEEE 802.11''||
     50
     51=== Gestione degli strati ===
     52I due livelli (data link e fisico) su cui lo standard e' definito possiedono
     53un insieme di operazioni primitive proprie, ma lungi dal poter essere
     54considerate vere e proprie interfacce: si tratta delle "MAC layer management
     55entities" (MLME) e delle "PHY layer management entities" (PLME).
     56E' assai importante notare che lo strato MAC non oscura il sottostante PHY, ma
     57permette alla "station management entity" (SME) di interagire direttamente con
     58esso. Le varie entita' hanno la possibilita' di comunicare fra loro secondo le
     59specifiche dello standard, attraverso i SAP (service access point). Tale
     60concetto intende aggregare l'insieme di chiamate che una determinata entita'
     61espone alle altre per realizzare forme di comunicazione o invocazione.
     62
     63=== Primitive di gestione generica ===
     64Get e set sugli attributi dello specifico strato
     65
     66==== Interfaccia del MLME SAP ====
     67 * POWERMGT: richieste al modulo che gestisce il risparmio energetico
     68 * SCAN: scansione della rete alla ricerca di BSS disponibili
     69 * JOIN: sincronizzazione con un BSS
     70 * AUTHENTICATE: autenticazione con un BSS
     71 * DEAUTHENTICATE: deautenticazione con un BSS
     72 * ASSOCIATE: associazione fra una STA e un AP
     73 * REASSOCIATE: associazione fra una STA e un altro AP
     74 * DEASSOCIATE: disassociazione fra una STA e un AP
     75 * RESET: azzeramento
     76 * START: creazione di un nuovo BSS (diventa AP) o IBSS (prima STA di una rete
     77   ad-hoc)
     78
     79==== Interfaccia del PLME SAP ====
     80||''La sezione e' volutamente vuota perche' da completare''||