1 | \documentclass[a4paper,10pt]{article} |
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2 | |
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3 | \usepackage[italian]{babel} |
---|
4 | \usepackage[T1]{fontenc} |
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5 | \usepackage[utf8]{inputenc} |
---|
6 | \usepackage[pdftex,bookmarks,colorlinks,linkcolor=red,urlcolor=blue]{hyperref} |
---|
7 | |
---|
8 | % testo colorato |
---|
9 | %\usepackage{color} |
---|
10 | % riferimenti incrociati dinamici |
---|
11 | %\usepackage{varioref} |
---|
12 | |
---|
13 | % SoujaK |
---|
14 | %\usepackage[pdftex,pdftitle={},pdfauthor={},pdfpagemode=FullScreen, |
---|
15 | %plainpages=false,pdfpagelabels,urlcolor=blue,linkcolor=red,citecolor=green, |
---|
16 | %bookmarks=false]{hyperref} |
---|
17 | |
---|
18 | \title{Associazione multipla simultanea\\ di un \textit{client} 802.11} |
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19 | \author{Andrea Rappini, Alessio Romagnoli,\\Marco Solieri, Andrea Simeone} |
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20 | |
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21 | \begin{document} |
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22 | |
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23 | \maketitle |
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24 | |
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25 | \begin{abstract} |
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26 | La diffusione di reti wireless è in forte crescita a causa della sua comodità e |
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27 | della diffusa disponibilità di connessioni ad Internet con ampie larghezze di |
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28 | banda. Sfruttare contemporaneamente la connessione alla molteplicità di reti |
---|
29 | spesso presente permetterebbe un utilizzo migliore di tali risorse, migliorando |
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30 | il \textit{throughput} e incrementandone l'affidabilità. |
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31 | |
---|
32 | Lo studio intende quindi analizzare le effettive possibilità di realizzazione di |
---|
33 | un'estensione delle comuni implementazioni dello standard IEEE 802.11 che |
---|
34 | permetta al singolo \textit{client} in ambiente GNU/Linux l'associazione |
---|
35 | simultanea a |
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36 | differenti reti wireless. |
---|
37 | \end{abstract} |
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38 | |
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39 | % \newpage |
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40 | \section{Introduzione} |
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41 | \label{sec:intro} |
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42 | |
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43 | \subsection{Oggetto} |
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44 | \label{sec:oggetto} |
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45 | Lo studio di fattibilità si interroga sulle possibilità realizzative di |
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46 | connessione di un singolo \textit{client} 802.11 a diverse reti, partecipando a |
---|
47 | piè BSS |
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48 | (cioè l'insieme di nodi costituenti una rete wireless). |
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49 | |
---|
50 | Nel presente documento si intende dapprima introdurre il lettore allo scenario |
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51 | nel quale è stato condotto lo studio, evidenziandone gli aspetti salienti che |
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52 | riguardano lo standard IEEE 802.11 e le sue interpretazioni. In un secondo |
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53 | momento si presenteranno non solo proposte risolutive, ma anche spunti |
---|
54 | accessori. |
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55 | |
---|
56 | \subsection{Scopi} |
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57 | \label{sec:scopi} |
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58 | L'intento più evidente è quello di aumentare la connettività del |
---|
59 | \textit{client}, |
---|
60 | permettendogli connessioni simultanee a reti altrimenti isolate ed eventualmente |
---|
61 | consentendo al \textit{client} di agire in qualità di ponte. Qualora i punti di |
---|
62 | accesso |
---|
63 | resi contemporaneamente utilizzabili riferiscano (più o meno direttamente) |
---|
64 | alla medesima rete, allora la molteplicità si traduce in ridondanza e, |
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65 | conseguentemente, in affidabilità. I più coraggiosi potranno sfruttare |
---|
66 | multi-connettività in oggetto come punto di partenza per la realizzazione di |
---|
67 | politiche di gestione al fine di massimizzare il \textit{throughput} aggregato. |
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68 | |
---|
69 | \subsection{Obiettivi supplementari} |
---|
70 | \label{sec:obiettivi} |
---|
71 | I criteri con i quali si sono prese le svariate decisioni che hanno |
---|
72 | caratterizzato lo studio e che si concretizzano nelle soluzioni proposte hanno |
---|
73 | risentito dei seguenti obiettivi supplementari: |
---|
74 | \begin{description} |
---|
75 | \item[\textit{overhead} minimo] |
---|
76 | abbattere i costi introdotti dalla gestione simultanea delle connessioni |
---|
77 | multiple; |
---|
78 | \item[perdite minime] ridurre o eliminare ogni possibile perdita di dati in |
---|
79 | ricezione causata dalla temporanea assenza su un BSS (cfr. |
---|
80 | sezione~\ref{sec:mezzotrasmissivo}); |
---|
81 | \item[portabilità] essere quanto più indipendente dalle specifiche piattaforme |
---|
82 | \textit{hardware}/\textit{firmware}, pur rimanendo legata all'ambiente |
---|
83 | GNU/Linux; |
---|
84 | \item[facilità implementativa] ridurre gli sforzi per l'effettiva messa in |
---|
85 | opera; |
---|
86 | \item[trasparenza] virtualizzare le interfacce di rete associate ad ogni |
---|
87 | connessione per minimizzare l'impatto. |
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88 | \end{description} |
---|
89 | |
---|
90 | \section{Scenario} |
---|
91 | \label{sec:scenario} |
---|
92 | |
---|
93 | \subsection{Caratteristiche del mezzo trasmissivo} |
---|
94 | \label{sec:mezzotrasmissivo} |
---|
95 | Il mezzo trasmissivo utilizzato nelle comunicazioni di reti senza fili è, per |
---|
96 | sua natura, disponibile e condiviso da ogni utilizzatore, pertanto lo standard |
---|
97 | IEEE 802.11 ne sancisce il partizionamento in diversi spettri di frequenza |
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98 | denominati canali. In tal modo si permette la coesistenza di reti wireless |
---|
99 | distinte in aree limitrofe o addirittura sovrapposte grazie all'uso di canali |
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100 | differenti. |
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101 | |
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102 | \label{salti} |
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103 | Lo studio ha pertanto tenuto presente la necessità da parte del \textit{client} |
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104 | di effettuare salti periodici di canale per poter raggiungere ogni BSS a cui |
---|
105 | desideri partecipare. |
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106 | |
---|
107 | \subsection{Standard IEEE 802.11} |
---|
108 | \label{sec:80211} |
---|
109 | \subsubsection{Accesso alla rete} |
---|
110 | \label{sec:accessoallarete} |
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111 | Affinché una stazione mobile possa partecipare ad una rete wireless, le è fatto |
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112 | obbligo di annunciare la sua presenza attraverso una procedura detta di |
---|
113 | \textbf{associazione}. Questo legame unisce una stazione ad uno ed un solo BSS e |
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114 | garantisce che la stazione possa effettuare trasmissioni dirette ad ognuno dei |
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115 | nodi appartenente all'intera rete e viceversa.\\ |
---|
116 | Lo studio intende proprio scardinare l'univocità del rapporto fra stazione |
---|
117 | e BSS che lo standard impone esplicitamente. |
---|
118 | |
---|
119 | A causa della natura condivisa del mezzo trasmissivo, l'accesso alla rete |
---|
120 | sarebbe aperto a qualunque stazione richieda di associarsi. IEEE ha quindi |
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121 | elaborato una strategia di regolazione dell'accesso richiedendo la mutua |
---|
122 | identificazione di entrambi gli estremi di ogni comunicazione. Tale procedura, |
---|
123 | definita \textbf{autenticazione}, risulta pertanto essere un prerequisito della |
---|
124 | stessa associazione. |
---|
125 | Il processo può diventare oneroso in termini di tempo a causa dei \textit{frame} |
---|
126 | da scambiare e dell'elaborazione necessaria (si pensi ai calcoli crittografici |
---|
127 | coinvolti), quindi ne viene permessa l'invocazione anche in maniera indipendente |
---|
128 | dal servizio di associazione. Così facendo lo standard permette di mantenere |
---|
129 | questo carico lontano dai momenti in cui il tempo è un fattore |
---|
130 | critico\footnotemark, sfruttando la \textbf{preautenticazione}. |
---|
131 | \footnotetext{Infatti, se la STA è in movimento fra due BSS e se |
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132 | l'autenticazione cade prima che la stessa STA possa riassociarsi con il |
---|
133 | successivo AP, la procedura potrebbe richiedere tempi considerevoli che |
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134 | andrebbero a degradare pesantemente le prestazioni.} |
---|
135 | Da quanto detto risulta quindi evidente che, a differenza dell'associazione, |
---|
136 | una stazione può essere autenticata presso molteplici altre stazioni. |
---|
137 | |
---|
138 | \subsubsection{Risparmio energetico} |
---|
139 | \label{sec:risparmioenergetico} |
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140 | Lo standard prevede la possibilità di utilizzare l'\textit{hardware} in maniera |
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141 | efficiente rispetto ai consumi energetici, dal momento che i dispositivi |
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142 | portatili alimentati a batteria sono tutt'altro che rari. |
---|
143 | Le stazioni che supportano tale funzionalità hanno la facoltà di |
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144 | ``addormentarsi'' durante i periodi di inattività. In questi momenti, gli |
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145 | eventuali dati ad esse destinati vengono conservati dal BSS\footnotemark per un |
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146 | invio successivo, essendo esso stato precedentemente avvisato dello stato delle |
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147 | stazioni in questione. |
---|
148 | I BSS, quindi, annunciano periodicamente la presenza delle trasmissioni in |
---|
149 | attesa, indicandone i destinatari con un messaggio chiamato TIM che è presente |
---|
150 | all'interno di alcuni dei \textit{beacon}. Conseguentemente le stazioni in |
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151 | risparmio energetico sono tenute a risvegliarsi in corrispondenza di questi |
---|
152 | intervalli regolari, per poi richiedere l'invio tramite un apposito tipo di |
---|
153 | \textit{frame} (il \texttt{PS-Poll}). |
---|
154 | \footnotetext{In realtà sarebbe doveroso fare una distinzione fra le reti |
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155 | infrastrutturate e quelle indipendenti (o \textit{ad hoc}), nelle quali la |
---|
156 | conservazione dei dati è appannaggio, rispettivamente, dell'\textit{access |
---|
157 | point} e del nodo trasmittente.} |
---|
158 | |
---|
159 | \subsubsection{Vincoli temporali} |
---|
160 | \label{sec:vincolitemporali} |
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161 | Come già anticipato precedentemente (nella sezione \ref{salti}), il |
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162 | \textit{client} avrà l'illusione di essere contemporaneamente associato ai BSS |
---|
163 | di interesse tramite continui salti fra di essi; per questo motivo risulta |
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164 | importante chiarire quali siano i vincoli temporali che lo standard gli impone. |
---|
165 | La padronanza di queste informazioni è di grande rilevanza, sia perché dovranno |
---|
166 | essere rispettate dal \textit{client} anche in seguito alle modifiche che |
---|
167 | verranno proposte nel presente studio, sia perché potranno essere tenute |
---|
168 | presenti per raffinamenti volti a migliorare l'efficienza delle soluzioni. |
---|
169 | |
---|
170 | L'accesso al mezzo trasmissivo, a causa della sua stessa natura condivisa, è |
---|
171 | regolato da convenzioni stabilite dallo standard che consentono una |
---|
172 | ripartizione equa di questa risorsa. |
---|
173 | |
---|
174 | Tali regolamentazioni di natura temporale si fondano sulla reciproca |
---|
175 | sincronizzazione delle stazioni che condividono il mezzo fisico, raggiunta |
---|
176 | tramite il mantenimento di un \textbf{orologio} comune al BSS\footnotemark di |
---|
177 | appartenenza. |
---|
178 | Il valore su cui accordarsi viene distribuito all'interno di un \textit{frame} |
---|
179 | di gestione, il \textit{\textbf{beacon}}, inviato ad intervalli regolari e |
---|
180 | prefissati. Se già ora si intuisce che l'eventuale perdita di questi messaggi |
---|
181 | periodici durante i salti va minimizzata, ancor di più se ne comprende |
---|
182 | l'importanza a fronte della presenza di ulteriori informazioni di grande |
---|
183 | interesse per i fini preposti. |
---|
184 | |
---|
185 | Trattasi non solo dei \textbf{TIM} (cfr. \ref{sec:risparmioenergetico}), ma |
---|
186 | anche degli annunci di inizio dei periodi liberi da contesa presenti nelle reti |
---|
187 | infrastrutturate, lassi di tempo durante i quali l'accesso al mezzo è |
---|
188 | coordinato da un gestore centrale. Esso risiede tipicamente |
---|
189 | nell'\textit{access-point} e provvede a coordinare le comunicazioni in maniera |
---|
190 | spesso più efficiente rispetto a quando il coordinamento è distribuito. |
---|
191 | |
---|
192 | \footnotetext{Ancora una volta è necessaria una distinzione fra le reti |
---|
193 | infrastrutturate e le reti \textit{ad hoc}: il valore comune su cui accordarsi è |
---|
194 | dettato rispettivamente dall'\textit{access point} e dall'intero BSS in maniera |
---|
195 | distribuita.} |
---|
196 | |
---|
197 | In aggiunta a quanto detto, il client non potrà trascurare le \textbf{scadenze} |
---|
198 | temporali oltre le quali i rapporti di autenticazione e associazione con i BSS |
---|
199 | vengono a cadere. |
---|
200 | |
---|
201 | \subsection{\textit{Wireless Extensions}} |
---|
202 | \label{sec:wext} |
---|
203 | La portabilità in ambienti GNU/Linux è stata ricercata usando come punto di |
---|
204 | riferimento le Linux Wireless Extensions (per brevità \texttt{wext}). Il |
---|
205 | progetto intende mettere ordine in uno scenario spesso dominato |
---|
206 | dall'eterogeneità, proponendo delle interfacce unificate per i driver di |
---|
207 | sistema delle varie soluzioni \textit{hardware} disponibili. Nel momento in cui |
---|
208 | si scrive sono ancora pochi i driver che si sono completamente uniformati a |
---|
209 | questo insieme di interfacce, ma questa scelta è stata dettata dalla speranza |
---|
210 | che esse diventino presto lo standard \textit{de facto}. |
---|
211 | |
---|
212 | % TODO |
---|
213 | % introduzione alla terminologia (managed, master, ad-hoc, monitor) |
---|
214 | |
---|
215 | Accanto alle API di programmazione sono stati sviluppati anche gli |
---|
216 | \textit{Wireless Tools}, comodi strumenti per l'utente che intendono |
---|
217 | offrire le medesime possibilità attraverso un'interfaccia a riga di comando. |
---|
218 | |
---|
219 | \subsection{Implementazioni} |
---|
220 | \label{sec:implementazioni} |
---|
221 | |
---|
222 | \subsubsection{Architettura} |
---|
223 | \label{sec:architettura} |
---|
224 | Lo standard IEEE 802.11 definisce due strati di rete che sono riconducibili, |
---|
225 | facendo riferimento al modello ISO/OSI, al livello fisico e a quello MAC |
---|
226 | (\textit{Medium Access Control}), implementati dai produttori tramite |
---|
227 | l'accoppiata \textit{hardware}/\textit{firmware}. MAC viene solitamente |
---|
228 | realizzato così a basso livello per rispondere alle esigenze di velocità |
---|
229 | e precisione temporale di cui si accennava in \ref{sec:vincolitemporali}. |
---|
230 | È importante sottolineare, quindi, che qualunque idea risolutiva dello |
---|
231 | studio in questione non potrà prescindere dalle modalità di interazione |
---|
232 | (interfacce e impostazioni) consentite dalla specifica implementazione di MAC. |
---|
233 | Questo discorso diventa tanto più importante quanto la soluzione perseguita si |
---|
234 | discosta dalla rigidità dello standard. |
---|
235 | |
---|
236 | La revisione 802.11i, che estende lo standard migliorando la sicurezza da esso |
---|
237 | offerta, definisce nuove funzionalità per il livello MAC che possono invece |
---|
238 | essere tranquillamente implementate all'esterno del \textit{firmware}. |
---|
239 | |
---|
240 | \subsubsection{Libertà d'azione} |
---|
241 | \label{sec:libertàdazione} |
---|
242 | Le più diffuse implementazioni di 802.11 sono però quantomai lontane dalle |
---|
243 | libertà di azione sperabili poiché il \textit{firmware} risulta essere |
---|
244 | scarsamente programmabile, consentendo poco più delle interazioni necessarie al |
---|
245 | normale funzionamento. Esempi di soluzioni \textit{chipset} che siano |
---|
246 | controcorrente, e pertanto interessanti, vengono riportati da |
---|
247 | \refname{guidadefinitiva}: Atheros\footnotemark e Broadcom. |
---|
248 | \footnotetext{L'unico (dei due) provato dagli autori, con driver |
---|
249 | \texttt{MADWiFi}.} |
---|
250 | |
---|
251 | A complicare ulteriormente la situazione intervengono le limitazioni imposte |
---|
252 | dalle autorità delle comunicazioni di molti Paesi (si pensi all'FCC |
---|
253 | % http://ftp.fcc.gov/Bureaus/Engineering_Technology/Orders/2001/fcc01264.pdf |
---|
254 | statunitense), che richiedono la distribuzione dei trasmettitori radio |
---|
255 | con \textit{firmware} in forma necessariamente binaria per scongiurare |
---|
256 | violazioni dei limiti di utilizzo delle frequenze. |
---|
257 | |
---|
258 | |
---|
259 | \subsubsection{Interpretazione dello standard} |
---|
260 | \label{sec:interpretazionedellostandard} |
---|
261 | |
---|
262 | Nemmeno le più fedeli realizzazioni di 802.11 supportano la |
---|
263 | preautenticazione (\refname{guidadefinitiva}), quindi i servizi di |
---|
264 | autenticazione e associazione risultano indissolubilmente legati, vanificando |
---|
265 | ogni possibilità di realizzare autenticazione multipla. |
---|
266 | Di conseguenza, il superamento di questo limite, vincolante per realizzare |
---|
267 | associazione multipla simultanea, sarà, in tutta la sua complessità, compito |
---|
268 | dell'implementatore della soluzione proposta in \ref{manca}. |
---|
269 | |
---|
270 | Un'altra eventuale limitazione dovuta all'interpretazione dello standard |
---|
271 | può derivare dalla libertà concessa riguardo la stessa implementazione del |
---|
272 | supporto alla gestione energetica. |
---|
273 | |
---|
274 | \subsection{Caso reale} |
---|
275 | \label{sec:casoreale} |
---|
276 | |
---|
277 | Le schede \texttt{Atheros} costituiscono una realtà attraente per i fini dello |
---|
278 | studio, in particolare per ciò che concerne le libertà d'azione concesse di cui |
---|
279 | al \ref{sec:libertàdazione}. |
---|
280 | Il driver \texttt{MADWiFi} è in grado sfruttare in maniera interessante le |
---|
281 | potenzialità fornite da questo \textit{chipset}, offrendo funzionalità non |
---|
282 | troppo distanti dagli scopi del presente. |
---|
283 | |
---|
284 | \subsubsection{Il chipset Atheros} |
---|
285 | \label{sec:atheros} |
---|
286 | |
---|
287 | I \textit{chipset} \texttt{Atheros} equipaggiano i dispositivi 802.11 di alcuni |
---|
288 | fra i maggiori produttori di \textit{hardware} per la connettività, come |
---|
289 | \texttt{Linksys}, \texttt{NETGEAR}, \texttt{D-Link}, \texttt{Orinoco}, |
---|
290 | \texttt{Proxim} o \texttt{3Com}. |
---|
291 | |
---|
292 | Il suo \textit{firmware} consente un grado di interazione di estensione |
---|
293 | incomparabile, esponendo un'interfaccia in grado di offrire controllo anche su |
---|
294 | dettagli generalmente offuscati. |
---|
295 | |
---|
296 | Proprio per questa ragione la sua distribuzione è vincolata alla presenza di un |
---|
297 | sovrastrato (reso disponibile in sola forma binaria) atto a limitare |
---|
298 | l'interfaccia al fine di impedire utilizzi non conformi alle vigenti |
---|
299 | regolamentazioni sugli apparecchi radio. Tale componente, denominato |
---|
300 | \texttt{HAL} (\textit{Hardware Abstraction Layer}), interviene limitando le |
---|
301 | radiofrequenze operative del dispositivo, continuando comunque a concedere le |
---|
302 | libertà auspicate. |
---|
303 | |
---|
304 | \subsubsection{Il driver MADWifi} |
---|
305 | \label{sec:madwifi} |
---|
306 | A partire dallo scorso anno la spinta innovatrice di \texttt{Atheros} ha avuto |
---|
307 | riscontro anche nel progetto \texttt{MADWiFi}, i driver liberi per piattaforme |
---|
308 | Linux sviluppati inizialmente da Sam Leffler. Le novità dal nuovo HAL sono state |
---|
309 | sfruttate introducendo una serie di funzionalità di grande rilevanza. Il |
---|
310 | carattere rivoluzionario rende il progetto, come spesso capita, piuttosto |
---|
311 | instabile ma assai vitale. |
---|
312 | |
---|
313 | L'aspetto indubbiamente più interessante è l'introduzione della modalità |
---|
314 | \textbf{VAP} (\textit{Virtual Access Point}), grazie alla quale è possibile |
---|
315 | virtualizzare il dispositivo creando molteplici interfacce di rete operanti |
---|
316 | concorrentemente in maniera indipendente. Questa funzionalità è implementata |
---|
317 | facendo uso del medesimo livello fisico, vincolando così l'operatività dei VAP |
---|
318 | sullo stesso canale trasmissivo. Ciononostante, la rosa delle possibilità rimane |
---|
319 | ben assortita, permettendo la creazione di molteplici \textit{access point} e/o |
---|
320 | una (e al più una) stazione in modalità \texttt{managed} o \texttt{ad-hoc}. La |
---|
321 | nota modalità \texttt{monitor} viene inoltre resa inseribile in una qualsiasi |
---|
322 | delle configurazioni appena destritte, con la semplice aggiunta di un VAP di |
---|
323 | questo tipo.\\ |
---|
324 | I vari VAP creati possono poi essere eventualmente interconnessi tramite il WDS, |
---|
325 | un'altra delle caratteristiche salienti del driver, che realizza un sistema di |
---|
326 | distribuzione basato su connessioni 802.11 fra i BSS d'interesse, siano |
---|
327 | essi locali (e virtualizzati) o esterni. |
---|
328 | % TODO |
---|
329 | % Chiarire il concetto di DS? |
---|
330 | |
---|
331 | Le interfacce virtuali create saranno esposte ed utilizzate in piena |
---|
332 | trasparenza, essendo presentate come ordinarie interfacce di rete aderenti alle |
---|
333 | \textit{Wireless Extensions}. |
---|
334 | % TODO |
---|
335 | % Comodità? |
---|
336 | |
---|
337 | L'alto grado di controllo permesso dal \textit{firmware} \texttt{Atheros} si |
---|
338 | propaga fino all'utente attraverso il \textit{driver} e i suoi numerosi |
---|
339 | parametri specifici, che ricordiamo essere gestibili tramite il comando |
---|
340 | \texttt{iwpriv} degli \textit{Wireless Tools}. |
---|
341 | |
---|
342 | % * interfaccia verso l'alto con wlanconfig |
---|
343 | |
---|
344 | |
---|
345 | \section{Soluzioni} |
---|
346 | \label{sec:soluzioni} |
---|
347 | |
---|
348 | \section{Ottimizzazioni ulteriori per le scelte di swinging} |
---|
349 | \label{sec:ottimizzazioni} |
---|
350 | |
---|
351 | \section{Bibliografia} |
---|
352 | \label{sec:bibliografia} |
---|
353 | |
---|
354 | \section{Ringraziamenti} |
---|
355 | \label{sec:ringraziamenti} |
---|
356 | |
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